martedì 23 agosto 2016

Fica da morire


Il barile di petrolio è quotato a Wall Street, quello di birra non ne ho idea ma pesa una cifra ed è così freddo che mi gela le dita.
Aspetto un attimo poi la porta si apre e mi compare davanti Petrek, il padrone di casa.
"Te l'avevo detto che passavo" gli dico.
Guarda il mio bidone di birra ed entusiasta m'invita ad entrare.
"Siamo tornati alle 4 stamattina" mi dice con le occhiaie nere sotto agli occhi, "abbiamo anche capottato il veicolo"
Mi giro verso il parcheggio ed osservo la sua utilitaria con la capotta sfondata, senza paraurti e la lampadina che fuoriesce da quel che resta del fanale.
Mi assicura che non erano ubriachi...
"C'eravamo presi le solite due, tre birrette..." mi dice mimando il gesto di uno che sorseggia come un maitre davanti ad una bottiglia di Veuve.
Giusto, giusto arriva Danilo a fare una precisazione: "Avevamo anche fumato, ma poco poco, i soliti due tiri in compagnia".
Di solito tendo a fare il fighetto, ma quando è ora di divertirmi la compagnia migliore non è certo quella dei benpensanti, inoltre se sei in vena di strafogarti di birra e di canne non è il caso di guardare il pelo sull'uovo.
"Loro" sono di norma in quattro, poi c'è Barbara.
Barbara veniva alla mia stessa scuola e da quando la conosco è fuori come un balcone.
Entro.
Appoggio il bidone sul tavolino e smanetto con la spina. Dietro ho Paolo e Giovannino con i bicchieri in mano pronti perché glieli riempia.
Sui bicchieri c'è scritto col pennarello nero: "Giova","Paolo".
Petrek vive da solo ma non ha passione per i lavori domestici:
"se ogn' uno ha il suo bicchiere non serve lavarli."
Pragmatica logica maschile.
Infatti apre la credenza, tira fuori un bicchiere e ci scrive "Luca"
è come la tessera fedeltà, ora ogni volta che passero' a casa sua troverò il mio bicchiere coi fondi secchi della birra.
"Robe da omi" penso, ma non mi scoraggio.
Riesco ad aprire il fusto e spino per tutti.
Brindiamo ai carrozzieri sperando siano clementi con le spese di rimessa a nuovo della capotta.
Poi brindiamo a svariate altre categorie di artigiani finché entriamo nello "spirito" della compagnia.
Loro continuano a girarsi canne, io non fumo ma la stanza sembra una camera a gas, sono fatto di fumo passivo. Apro il balcone e la folata di fumo di marijuana fa appassire i gerani sulla finestra.
Poveri fiori.
Gli do un' anaffiata con la birra, che bevano anche loro.
La birra ha un notevole effetto euforizzante ma di contro ti riempie la vescica in maniera scandalosa. Ho bisogno del bagno.
L'appartamento di Petrek è talmente piccolo che per andare in
bagno devo passare per la sua camera.
Apro la porta e mi pare proprio che ci siano due che s'ingroppano
sul letto. La luce è soffusa ma capisco che si tratta di Barbara e
Danilo.
Petrek non rifà il letto da qualche mese, giustamente non ha senso farlo di giorno e disfarlo di notte, il cervello maschile segue regole di ferrea logica.
Per un attimo mi domando se sulle lenzuola ci sia scritto col pennarello "Barbara" e "Danilo", sono così incuriosito che pensandoci piscio fuori dalla tazza.
Me la faccio anche sulle scarpe.
Mi riaffaccio all'uscio della camera, Barbara si ferma tentando di capire chi io sia, poi mi saluta.
Rispondo alzando la mano.
Danilo mi chiede un favore: "Già che vai di là, mi porti una birra?"
Cerco il bicchiere con scritto "Danilo", lo riempio e glielo riporto.
Danilo si siede sul letto col pisello per aria e si mette a sorseggiare. Bel pisello penso, assomiglia al mio....poi la mia curiosità cade su Barbara che se ne sta li tutta nuda ad arrotolarsi una canna.
E' un bello spettacolo!
Ma non mi piace fare il terzo incomodo, giro i tacchi e con l' orrizzonte che mi dondola ritorno al bidone di birra.
Cazzo! Cinque litri non sono poi così tanti, tiro la spina ma non ne esce più. Neppure se lo ribalto.
Niente, neanche una goccia! Erano proprio degli assetati, delle ugole arse!
Mi faccio prestare la macchina da Petrek e vado al super che tiene aperto fino a tardi, la portiera non si chiude per via della capotta sfondata, la lampadina posticcia dondola ad ogni asperità e fa luce da tutte le parti fuorché sulla strada.
Mi viene anche duro, sarà colpa degli ammortizzatori esausti che cigolano penso, o forse è per via di Barbara....si, la colpa è sua!
Vabbé che non ho visto granché, Barbara è magra quasi all'anoressia, ha i capezzoli piantati nelle costole, tette di misura zero, una tavola da lavare, e poi è sempre così strafatta.
Arrivo al market, prendo un altro fusto da cinque, poi medito: "se lo sono scolato in tre-quarti d'ora....meglio due fusti".
Mi avvio verso la cassa con la sensazione di sembrare un alcolizzato: Tutta quella birra e nulla da mangiare! Così metto nel carrello anche un pacchetto di grissini per mimetizzarmi col "buon padre di famiglia".
Non funziona!
"ci si diverte stasera eh?!!" Mi chiede il cassiere.
Proprio un tizio con l'occhio clinico.
Parcheggio il relitto, entro in casa trionfante e comincio a spinare:
Bicchiere "Danilo", bicchiere "Luca", bicchiere....
cazzo! Mancano i bicchieri "Barbara" e "Giova".
cazzo!
Il tarlo del sospetto si insinua nella mia mente offuscata dal luppolo.
Apro la porta della camera: Giova e Barbara si stanno ingroppando.
cazzo!
Questi fanno le orgie! Si scambiano la partner!
Al solo pensiero lo stomaco mi da una sprizzata di acido cloridrico e si chiude, non ci passa più un solo millilitro di fresco ed ambrato malto del sud della Sassonia.
Prendo una canna esausta dentro al posacenere e tento di inalare avidamente gli ultimi residui, intanto il mio intelletto cerca di elaborare una strategia.
Quando vedo Giova comparire dalla porta con la patta sbottonata corro in camera.
Ora me la faccio io! Urlo.
Barbara è ancora messa a pecora dall'incontro appena concluso, mi sbottono le braghe e lo caccio fuori.
"Sei anche tu del gruppo stasera?" mi chiede.
"Si!" Le rispondo convinto finché mi scappuccio il pisello.
Le spalanco le natiche magrissime e guardo la sua bella fessura che si spegne nella rosellina del suo culo.
Mi vien subito voglia di darci una leccata ma dicono che se il partner è occasionale sia rischioso....per via della flora batterica.
Maledetta flora batterica!
A dirla tutta i suoi batteri stanotte mi sembrano simpatici, sarà per la quantità spropositata di malto che mi circola assieme ai globuli rossi.
Mi lecco un dito e glielo passo sul culo.
"ce l'hai il preservativo?" mi chiede.
cazzo! Non ce l'ho!
L'ultimo che avevo nel portafogli era talmente vecchio che ci sono uscito con la punta, meglio senza che male accompagnati!
Apre il cassetto del comodino, è pieno di preservativi srotolati scritti col pennarello: "Danilo"..."Paolo"...."Giova"...
Se non sono rotti non serve buttarli, basta sciacquarli.
Tutto secondo logica.
Si, la logica dell'homo sapiens che nella notte dei tempi ha scelto il cane come miglior amico perché quando ci tirava il bacchetto lui glielo riportava...e non si era accorto che le donne invece ci facevano un sacco di robe più interessanti.
Petrek!
La mia soluzione è Petrek, se mi presta il relitto un'altra volta vado al market a comprarli!
Esco barcollante dalla camera e ci trovo tutto il gruppo in riunione.
"FERMO!" Mi intima Paolo.
cazzo!
"Per far parte del club devi fare il giuramento", mi dice.
Vabbè! Pur di leccare quel culo e trombarmela sono disposto a tutto.
"Questo è il club degli aspiranti suicidi" mi dice Petrek finché tira pakistana.
cazzo! disposto a quasi tutto...a suicidarmi no!
"L'obbiettivo del nostro gruppo è quello di riuscire a suicidarsi con la fica"
"Nella fattispecie la fica di Barbara che per ora è l'unica disponibile, interviene certosino Giova..."ma siamo alla ricerca di nuove adepte."
cazzo! La storia del suicidio mi mette un po' a disagio, ma la scelta dell'"arma" mi piace!
Piuttosto che tagliarsi le vene, respirare gas di scarico o che ne so, buttarsi da un ponte.
Ma poi...come si fa ad uccidersi con una fica?
Una contusione da clitoride??
Necrosi da priapismo??
"Io sto provando a soffocarmi mettendoci dentro il naso" dice Paolo, "ma sto ancora affinando il metodo"
Danilo invece sta tentando di procurarsi un colpo apoplettico durante una sessione ad orgasmi multipli.
"E poi unendo le forze potremmo risparmiare sulle spese delle pompe funebri", "Logica economia di scala" interviene Petrek mentre sfoglia un
catalogo di lapidi e ossari.
"ALLORA? Me lo fate provare quello nuovo?" Grida Barbara appoggiata tutta nuda allo stipite della porta.
Giuro solennemente sull'ara pagana costruita coi fusti della birra Moretti e prometto di dedicarmi con fervore al raggiungimento dell'obbiettivo.
Paolo soddisfatto mi appunta al petto la coccarda della gran fessura riprodotta con la foggia delle avanguardie di Fontana.
Poi vengo messo al corrente del mio unico dovere da confratello:
Versare almeno 150 euro "perché se non riforniamo la Barbara di cannoni non ce la dà."
L'unica regola mi sembra confacente ai nostri obbiettivi quindi accetto senza riserve.
"Hai già idea di che tecnica addottare?" Mi chiede Paolo.
Alla domanda topica tutti si zittiscono nella speranza di carpire nuovi metodi. Ci penso un attimo poi sparo: "avete mai sentito parlare di flora
batterica ?"
Nei loro sguardi spenti colgo luppolo e marijuana, nessuno penso abbia capito di cosa parlo.
"Roba chimica" Aggiungo.
Petrek col depliant dei cofani di mogano dice: "cazzo! Ma lo sapete quanto costa un loculo 60x60??
Con l'ardore dei nuovi adepti metto in moto il relitto e mi avvio fieramente al market a comprare una nuova scorta di profilattici per il gruppo...poi ci aggiungo un altro paio di bidoni di birra.
Dopo aver fatto morire d'invidia il cassiere ritorno più felice e motivato.
Dopotutto il suicidio può essere più roseo di quel che si pensa, la dipartita programmata con l'uso massiccio di fica mi sembra una decisione saggia ed un onorevole modo di lasciare in questo mondo la mia carcassa in balia dei vermi.
cazzo! Davanti all'appartamento c'è l'ambulanza!
"Vuoi vedere che nell'attimo che sono uscito son già riusciti a farsi fuori??"
Mi avvicino col batticuore rotolando i bidoni e vedo Barbara imbragata sulla lettiga che smadonna tenendosi la testa con una mano, sul braccio una flebo.
"Che è successo?" chiedo.
"Barbara è scivolata in bagno, qualcuno ha pisciato fuori dalla tazza"
Offriamo un paio di litri agli infermieri come riconoscenza e ritorniamo alle libagioni tristi e delusi.
"E ora cosa si fa?"
"Potremmo ammazzarci di pippe come al solito" propone Paolo.
"Ho letto su internet che se te ne fai più di 150 al giorno puoi avere un calo degli zuccheri, coma e morte" dice Giova.
Petrek sfoglia il catalogo dei bronzi cimiteriali e ci chiede se abbiamo idea di quanto costi un'urna cineraria.
Guardo rassegnato i bidoni e capisco che la serata finirà come al solito...
Alcool e pippe.


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